Se pensiamo alle vicende del gruppo de “La Rosa Bianca” ci colpisce come queste giovani vite così diverse, così appassionate e così tese verso lo spirito e la spiritualità, si siano incontrate nel comune destino della morte per aver cercato di resistere all’oltraggio ideologico del nazional socialismo tedesco di Hitler.


Giovani studenti con un destino segnato. Giovani che non hanno paura di dire: “Io Credo”. Anzi, in punto di morte si affidano a Dio e affidano sempre a Dio i loro familiari. “Non temete e non abbiate paura. Non lasciate che questi eventi vi trafiggano. Amate sempre e andate verso la Luce del Creatore”.


Ecco. A leggere questi documenti, che trovate allegati alla notizia, viene da pensare a quanta forza sia necessaria per guardare in faccia il nemico pensando che in fondo anche Lui è un figlio di Dio. Un peccatore, senz’altro, ma pur sempre meritevole della misericordia e della compassione che Dio ci insegna. I fatti e la verità faranno il resto.


In questa Giornata della Memoria ci auguriamo che le piccole “Rose Bianche” sparse per il mondo possano trarre da questi insegnamenti la forza necessaria per testimoniare davanti al male, la bellezza di Dio e la sua grande forza. Il male esiste se esiste il bene. Anzi, il male teme il bene. Questa dicotomia perenne grava sul mondo. A noi decidere da che parte stare.

Si chiama Libero Arbitrio.

PDF allegatoLa Rosa Bianca, volti di un’amicizia

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